Storia

Fondazione Toscana Gabriele Monasterio nasce il 15 Maggio 2007 per volontà del CNR e della Regione Toscana, su impulso del Professor Luigi Donato, all’epoca Direttore dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR.
La sua idea fu chiara e nitida fin da subito:

«Il momento centrale deve essere l’uomo con le sue malattie: la scienza al servizio della medicina, tutto partendo e tutto tornando all’uomo e ai suoi problemi. Utilizzare in modo adeguato le tecnologie più avanzate della medicina nel settore della diagnosi e del trattamento delle malattie di cuore: la tecnologia, infatti, vale solo se e in quanto il medico che la adopera sia in grado di padroneggiarla, e se sia circondato da fisici, ingegneri, chimici in grado di assicurarne il funzionamento al più alto livello».

Gabriele Monasterio

Sempre grato, ed eternamente riconoscente al proprio mentore, il Professor Donato non fece altro che tradurre in fatti le parole di Gabriele Monasterio – cui ha voluto intitolare, in attuazione della sua idea di cura, la Fondazione.

«Conciliare l’esigenza dell’unità della clinica con quella di una indagine scientifica razionale, di un insegnamento aggiornato e più efficace, e di una assistenza adeguata alle attuali possibilità di diagnosi e cura, è il problema più arduo che nel presente debba affrontare il clinico medico. Per conferire alla clinica, nella misura più larga e più valida, il carattere della scienza biologica, che le sono propri, consentendole di progredire al ritmo delle altre scienze, bisogna infatti cercare di ridurre la crescente lacuna che si è andata stabilendo tra essa e le scienze di base e tecnologiche»

Scrive Donato nell’introduzione al rapporto sul primo decennio di attività della Clinica Medica di Pisa da lui diretta, citando rigorosamente il Professor Monasterio. E commenta: «Questo è il messaggio fondamentale, la chiave del fascino che Gabriele Monasterio ha esercitato su tante generazioni di medici e di studenti. L’esigenza dell’unità della clinica, il richiamo all’unità del problema del malato che non può essere frammentato nei suoi organi e nelle sue patologie, ma nello stesso tempo la necessità di conciliare questo con l’esigenza di un’indagine scientifica razionale, che non può che essere specializzata, che non può vedere separatamente i singoli organi e le singole funzioni. “L’insegnamento aggiornato ed efficace”: questa, una delle costanti più belle e più importanti dell’attività del Professore, che egli perseguiva con la più grande determinazione, insieme allo sviluppo della qualità della assistenza ed alla evoluzione dei mezzi di diagnosi e di cura. Questa necessità di non fermarsi, di adeguare continuamente diagnosi e cura alla evoluzione del processo scientifico, è stata un’altra molla perenne nell’attività di Monasterio. Ma, per noi giovani, uno degli aspetti più affascinanti della sua personalità fu anche la sua capacità di farci vedere la clinica come una scienza biologica, di ricondurla alla misura della biologia dei sistemi viventi, senza mai dimenticare che in questo sistema biologico si innesta l’uomo, con tutta la sua complessità psicologica, morale, sociale».

Oggi, la Fondazione Monasterio è una realtà conosciuta ed apprezzata a livello internazionale, che continua a portare avanti le idee, i valori e i principi cardine dell’insegnamento del Professor Donato e, ancora prima di lui, del Professor Monasterio. Ingegneri, chimici, fisici, biologi, tecnici – la scienza – sono al servizio della medicina: una macchina ben oliata i cui ingranaggi si incastrano nel posto giusto al momento giusto. I problemi dell’uomo stesso, con la propria complessità psicologica, morale e sociale, sono al centro della macchina, che altro non è che il cuore multidisciplinare che da 14 anni batte all’interno della Fondazione Gabriele Monasterio.

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